STUDIO PSOR CONSULTING E-NEWS" - Febbraio 2019

 

Il successo in un progetto di Feedback/Assessment 360

 

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Un processo di “assessment 360” amplia i tradizionali strumenti di valutazione delle prestazioni attraverso una maggiore profondità e ampiezza del feedback, che va ben oltre la figura del capo. Questa maggiore circolarità della valutazione fornisce un quadro più chiaro per gli interventi di coaching e di sviluppo, e soprattutto garantisce valutazioni più accurate, efficaci ed eque, limitando i rischi della soggettività dei giudizi. Queste valenze estremamente positive per gli individui, i gruppi di lavoro e le organizzazioni, possono essere vanificate se non viene prestata la massima attenzione ai seguenti elementi:
 

Feedback realmente completo

Prevedere auto-valutazioni, valutazioni dai superiori, collaboratori, colleghi e quando possibile clienti e/o fornitori esterni, insomma tutto il sistema di relazioni della persona direttamente interessata. Alcune aziende limitano tale raggio d’azione focalizzandosi soltanto sui capi ed i colleghi. Tale approccio risulta riduttivo e limita le potenzialità dello strumento che ha una forte valenza sia sul piano delle relazioni ma anche e soprattutto sulla comprensione di diversi fenomeni talvolta ignoti all’organizzazione.


Coinvolgimento dei valutatori (“rater”)

I rater devono necessariamente comprendere le finalità del progetto prima che questo divenga operativo, molto spesso quando si parla di valutazione nelle aziende nascono fantasie ed ansie, queste devono essere prevenute garantendo l’anonimato, spiegando il processo e l’utilizzazione dei dati raccolti. Il rischio nel non curare efficacemente questo passaggio si riverbera in risposte compiacenti che falsano la realtà oppure nella bassa adesione all’iniziativa o nella scarsa cura nelle fasi di compilazione.

 

Preparazione dei rater

Esprimere dei giudizi sulle persone non è semplice o meglio sembra semplice, in particolare senza un’opportuna preparazione, giacché possono intervenire distorsioni di giudizio ampiamente approfondite e dimostrate dagli studi specialistici. In tale ottica risulta fondamentale addestrare e formare tutti i soggetti coinvolti, sia sull’utilizzo dei supporti tecnici, sia sulle principali “trappole” che scattano nella formulazione dei giudizi.

 

Valore e limiti delle piattaforme “on-line”

Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile effettuare notevoli efficienze di tempi e costi nell’organizzazione della raccolta delle informazioni, in quanto non è necessario prevedere sessioni d’aula collettive, in quanto ogni rater può compilare i formulari nei momenti ritenuti più opportuni. Tuttavia, occorre fare un distinguo tra i benefici ottenibili dalla fase organizzativa affinché non siano sostitutivi dei contenuti metodologici del processo.

 

Progettazione "ad-hoc"

Il reale valore di un processo di Assessmet/Feedaback 360 lo possiamo identificare nella definizione dei contenuti della valutazione, nella fase di elaborazione e analisi dei dati. In queste fasi occorre prestare molta attenzione al livello di dettaglio e di comprensione, ricercando chiarezza e semplicità ma evitando soluzioni diffusamente semplicistiche e rassicuranti. Quindi è molto importante definire cosa si desidera valutare? Quale opzioni e livello di dettaglio esiste ed si desidera nei risultati?

 

Presentazione assistita

La presentazione dei risultati risulta un fase cruciale nella comprensione ed interiorizzazione del feedback, per questo deve essere curata nei minimi dettagli. Fornire ai valutati solo dei documenti cartacei può indurre un basso livello di attenzione e di comprensione che può vedere vanificata una parte significativa, se non addirittura tutto, il lavoro svolto. E’ molto importante che tale fase sia assistita da un professionista, con il quale interpretare correttamente i risultati e soprattutto identificare i comportamenti possibili e necessari per ampliare certi schemi d’azione abituali. La comprensione dei risultati e la relativa consapevolezza sono la premessa fondamentale dello sviluppo individuale, ma parzialmente sufficiente se non vengono tracciate delle azioni di cambiamento specifiche.

 

 

 

 

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