STUDIO PSOR CONSULTING - E-NEWS

 

IL MITO DELLA CENTRALIZZAZIONE ORGANIZZATIVA

 

Home E-News

 

Svariate aziende clienti hanno una struttura con una Capo Gruppo, sia essa nazionale o internazionale, questa impostazione in alcuni casi diviene quasi una scelta obbligata, ma ad essa si accompagnano le giuste scelte di allocazione di potere e di autonomia?

Quando parliamo della progettazione di un modello organizzativo dovrebbe sempre sorgere un quesito di fondamentale importanza: "perché occorre centralizzare o decentralizzare i processi decisionali?"

Ad esempio, un nostro cliente ad un certo punto della propria evoluzione organizzativa si è posto un quesito: "Il prezzo dei prodotti dovrebbe essere gestito dalla Capo Gruppo o viceversa essere lasciato ai team decentrati delle vendite e del marketing"?

Quali strategie, decisioni e processi dovrebbero essere allocati nelle sedi Corporate e quali nelle sedi decentrate? Queste sono domande complesse quindi non ci sono risposte semplici o ricette pre-definite. Centralizzare o meno è una scelta difficile perché da questa discendono scelte legate all’attribuzione del potere ed alla scelta dei manager. Le presenti indicazioni forniscono un quadro di riferimento per semplificare l’approccio al problema, ma le risposte giuste possono essere identificate solo dopo avere effettuato un’analisi approfondita. L'argomento a favore della centralizzazione è generalmente correlato all’efficienza ed il decentramento favorisce l’efficacia, argomenti strettamente correlati ma non sempre integrati. E’ oltremodo vero che i compromessi reali sono tra efficienza ed efficacia, ma un aumento di efficienza non necessariamente può contribuire all’efficacia.
 

Argomenti di efficienza a favore della centralizzazione:

Economie di scala - Una singola persona o struttura può eseguire lo stesso processo per diverse unità decentrate, allora perché mantenere più persone per svolgere lo stesso processo? Quest’argomento è particolarmente interessante, ma può essere pericoloso in caso di processi che richiedono un assiduo e stretto coordinamento;

Controllo e coordinamento - la centralizzazione ottimizza i tempi di coordinamento e di controllo, in quanto il decentramento richiede notevoli investimenti di tempo per allineare strategie, procedure, comportamenti, etc… governando tutto centralmente i flussi risultano più lineari, standard ed omogenei, flussi detti “top-down”, tuttavia potrebbero generarsi situazioni di inefficacia, e rivelarsi poco adattabili alle necessità e variabilità dei contesti di riferimento.

 

Argomenti correlati con il decentramento:

Iniziative delle unità decentrate - alcuni processi ed attività di successo possono dipendere in grande quantità dalle iniziative degli individui, ad esempio un processo di chiusura di un accordo con fornitori di unità decentrate. Un team centralizzato può monitorare il rendimento della squadra decentrata, ma allocare l’intero processo di vendite e business development alla sede centrale potrebbe essere un errore. Un team centralizzato tende a concentrarsi sul processo ed a sottostimare quegli elementi soft (relazione, cultura, etc…) che giocano un ruolo fondamentale nel successo;

Localizzazione di idee, contenuti, prodotti e servizi - le squadre decentrate pongono sempre in primo piano l'importanza di idee locali di successo, contenuti specifici, prodotti e servizi localizzati.
 

Oltre a queste considerazioni generali sono 3 i quesiti chiave per scegliere un modello organizzativo:

 

1. La centralizzazione discende da dettami obbligatori?


La relazione del bilancio consolidato per requisiti di legge deve essere firmata dall’Amministratore Delegato, quindi questa attività non può essere delegata a realtà decentrate, così per altri aspetti che discendono da obblighi normativi, in questi casi la decisione di centralizzazione è piuttosto semplice poiché non rientra nella discrezionalità dell’organizzazione;


2. La centralizzazione genera un valore aggiunto?


Valutare il valore generato dalle unità decentrate può essere difficile, in alcuni casi può essere confusa con singole iniziative di successo che tuttavia sono state guidate dagli enti di Gruppo, quindi dipende dal grado di ownership posseduto dalle realtà decentrate. In alcuni casi definire cosa è o non è valore aggiunto potrebbe essere semplice, ad  esempio la centralizzazione del payroll non rappresenta un valore aggiunto ma un’attività di supporto ai processi di business, in altri casi non è così semplice;

 

3. I rischi sono bassi?


I rischi tipici associati con la centralizzazione sono:
• Rigidità nel business. Con la centralizzazione sono necessarie approvazioni per rispettare procedure e regole, questo può comportare perdite di opportunità per l’allungamento dei tempi di risposta;

• Riduzione della motivazione. Le squadre decentrare possono perdere in interesse e motivazione se si rendono conto di non influenzare il processo. Le attività che possono richiedere un pensiero ideativo o creativo, tipo il problem solving, iniziative progettuali, non dovrebbero mai essere centralizzate;
• Risposta lenta alla sfida: l'organizzazione centrale non può avere la stessa percezione del senso di urgenza delle persone che sono a diretto contatto del business o di determinate problematiche collegate allo specifico contesto sociale, culturale e geografico;
                                                                       

 

 

STUDIO PSOR Consulting & Training

Risorse Umane Organizzazione Change &  General Management

MILANO - TORINO - VERONA - BOLOGNA - ROMA - NAPOLI 

Sede Legale: Via Tiziano Vecellio, 36 - 10126 TORINO  P.IVA 07774200016

Richiesta Informazioni: info@studiopsor.it