Sempre più spesso nelle
aziende sono avviate iniziative che sono etichettate come “Team
Building”, infatti il termine è divenuto assai familiare ed utilizzato
disinvoltamente nel linguaggio aziendale. Gli stessi manager tendono
ormai nel definire i propri collaboratori come: “il mio team”, sebbene
questa definizione possa non sempre corrispondere alla realtà dei fatti,
in particolare laddove i collaboratori sono gestiti prevalentemente in
maniera individuale e/o con riunioni sporadiche.
Altro ambito abbastanza
diffuso in cui viene richiamato il concetto di team building riguarda
manager che partecipano "da soli" ad iniziative presso enti di
formazione per attività tipo: escursione in barca a vela,
esercitazioni in campus di sopravvivenza, etc….
Certamente queste sono
esperienze di natura formativa individuale ma possono risultare assai
lontane dall’uso appropriato e specialistico del concetto di team
building inteso come un mezzo per far crescere ed evolvere uno o più
gruppi stabili all’interno di un’organizzazione.
In qualità di consulenti di
cambiamento organizzativo ci siamo ritrovati con alcuni clienti in
situazioni talora imbarazzanti, poiché il richiamare delle potenziali
attività di team building evocava situazioni ludiche e assai distanti
dal concetto di sviluppo dell'organizzazione. Per questa ed altre
ragioni abbiamo pensato di scrivere questo articolo teso a fornire un
quadro sintetico ma preciso delle caratteristiche e del valore
conseguibile attraverso un'attività di Team Building.
Come riconoscere la
necessità di un intervento di team building?
Tutte le volte che si è di
fronte ad un “gruppo di lavoro istituzionale”, ovvero riconosciuto tale
da un’organizzazione, sebbene questo possa essere definito dalla stessa
con altra etichetta. Esempio: comitato di direzione, comitato di
sviluppo nuovi prodotti, comitato della qualità, gruppo di progetto, etc..;
sorgerà il problema del "se" e del "come" questi
gruppi potranno funzionare o generare
valore. L'assunto di metodo e l'esperienza indicano che un gruppo
non potrà mai funzionare in maniera casuale, ovvero occorrerà
necessariamente un specifico piano per trasformare "un gruppo in un
gruppo di lavoro" ed "un gruppo di lavoro in un team altamente
integrato".
Riconosce un
"vero team building":
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caratteristiche peculiari
Durata: un’attività
di team building occupa un orizzonte temporale che può
andare da 6 mesi a 2 anni e anche oltre. La variabilità dipende dal tipo
di mission ascritta al team, dalla tipologia di compiti, alla modalità
di leadership esercitata e dalle dinamiche presenti nel gruppo.
Certamente non si può parlare di team building svolgendo 2, 4 o poco più
giornate di didattica;
Metodo: Il
team building si svolge con esercitazioni e simulazioni, ma anche e
soprattutto con osservazioni e feedback ai gruppi al lavoro nel pieno
della loro naturale operatività,
Processo: Il team
building si svolge lungo delle fasi ben definite, le quali non si
innescano in maniera “automatica”, sono piuttosto organizzate lungo un
preciso percorso evolutivo nel quale devono accadere determinate
dinamiche, se queste non avvengono non si può passare alla fase
successiva ovvero il gruppo rallenta o arresta la sua crescita. Per
questa ragione la durata di un’attività di team building non è
predeterminabile in senso assoluto, così come non è affatto certo che
un’attività di team building conduca al successo. Un gruppo essendo un
organismo "vivente" ha le sue diverse modalità di apprendimento e tempi di
crescita determinate da fattori personali e ambientali;
Misurazione:
L’evoluzione di un progetto di team building non può misurarsi a
“sensazione”, occorrono precisi indicatori e strumenti oggettivi per
misurare il livello di crescita. I risultati generati dovranno essere
portati alla conoscenza del gruppo per favorirne la consapevolezza,
altrimenti gli stati d’animo potrebbero alterare la percezione dei
fenomeni e far confondere fenomeni evolutivi con fenomeni involutivi o
viceversa.
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