PSOR E-NEWS -Aprile 2019

 

10 Consigli: Il “performance marketing” nei mercati turbolenti

 

 

Il marketing della nuova generazione poggia su asset  molto chiari,  le aziende che operano  in mercati turbolenti, in tendenziale contrazione di domanda e ad alto tasso di competitività se desiderano continuare a conseguire risultati apprezzabili devono necessariamente operare seguendo precise linee guida:

  1. Avviare azioni con bassa o assente dispersione geografica

  2. Definire target sempre più specifici 

  3. Individuare iniziative per massimizzare gli investimenti soprattutto sul breve periodo

  4. Identificare modalità per misurare le azioni di marketing

Questi elementi apparentemente scontati sono frequentemente disattesi, ma sono quelli che possono assicurare delle performance interessanti mediante investimenti che influenzeranno i risultati di breve ed indirettamente di lungo periodo.

Il web marketing è attualmente lo scenario entro il quale questi obiettivi possono e devono essere raggiunti. Il performance marketing rappresenta il campo d’azione dove il ritorno dell'investimento è il focus centrale poiché consente di ottenere risultati rapidi, concreti e misurabili. Esempi: richieste di informazioni sui prodotti o servizi, quantità di visite “click for page”, ecc. Questi dati attraverso alcune metodologie potranno essere analizzati e messi in relazione con l’andamento delle vendite.

 

Cosa fare per essere sicuri di investire in un piano che darà risultati concreti?

 

1) Definire gli obiettivi qualitativi e quantitativi da raggiungere

Svariate aziende attuano delle iniziative partendo dall’assunto che l’importante è il fare o investire certe somme, trascurando di fatto che cosa si desidera ottenere ed in quanto tempo. Certamente la prima è una premessa, ma non una garanzia di successo. Al di là di un generico intento di essere conosciuti per vendere occorre definire cosa di desidera ottenere (tradotto in esempio: aumentare la notorietà dovrebbe significare essere importante definire “un numero di iscritti da conseguire”, “determinare un numero di persone che chiedono informazioni”, ecc…);

 

2) Approntare la campagna di comunicazione sfruttando tutti i mezzi a disposizione

Banners, DEM (direct e-mail marketing), landing page (pagina del sito aziendale dove il navigatore arriva dopo aver cliccato sul link di un banner o altro); Prestare molta cura all'aspetto grafico, che dovrà essere in linea con il "mood" dell'immagine di marca/prodotto, ma specialmente con grande attenzione alla parte di testo che deve essere semplice, immediata e deve contenere "la promessa" (il regalo, l'offerta commerciale o altro) e deve spingere l'utente ad un'azione immediata: 

Esempio: “Per te un prestito fino a 50.000 Euro. Esito Immediato, Richiedilo Adesso devi soltanto...!”......oppure " in regalo per te l'e-book ...vai sul sito e scaricalo;

 

3) Semplificare i metodi di fruizione

Ad esempio, l’inserimento di un numero verde sulla landing page da chiamare subito o di un form su cui richiedere informazioni. E’ necessario far effettuare meno passaggi possibili all’utente e condurlo direttamente all’obiettivo. Ad esempio, esistono pagine di vendita prodotti dove l’utente completa l’acquisto utilizzando un’unica pagina;

 

4) Selezionare gli strumenti per veicolare traffico (utenza)

Principalmente motori di ricerca, direct email marketing, annunci testuali e vetrinette pubblicitarie.

 

5) Profilare l’utenza

Con gli strumenti sopra indicati è necessario “colpire” il più possibile l’utente del prodotto/servizio prescelto e non disperdere le azioni. Quindi occorre operare un'attenta selezione del target geografico, età, sesso, classe sociale e quant'altro l'azienda potrà indicare per evitare dispersioni /inefficienze. Se poi l'azienda disporrà di mailing list di Clienti fedeli, si opererà un'offerta specifica che sarà diversa rispetto ai "Clienti in conquista";

 

6) Testare la creatività

Una volta sviluppate le landing pages dove veicolare l’utente (sarebbe utile svilupparne sempre più di una) è necessario fare dei  test  (veicolando metà traffico su una pagina con un messaggio e metà sull’altra) e valutare quali siano le creatività vincenti (quali portano più curiosità e permanenza);

 

7) Analisi dei risultati

Sul web molte azioni sono misurabili con precisione e tempestività. Quindi potremmo sapere quanti hanno aperto e cliccato sui nostri messaggi, quanti avranno visitato il nostro sito, dove si saranno soffermati di più e per quanto tempo, ma specialmente quanti hanno trasformato la visita in un'azione diretta verso l'azienda/prodotto (quanti hanno chiesto informazioni, quanti hanno comprato il prodotto/servizio e quale tipologia di cliente è stata maggiormente colpita, ecc…);

 

8) Re-design della campagna

Alla luce dei risultati qualitativi e quantitativi emersi si potranno fare le giuste messe a punto al fine di rendere la campagna ancora più performante;

 

9) Riduzione dei rischi di investimento

Una novità assolutamente impensabile con i mezzi tradizionali riguarda le modalità per remunerare le campagne, “pagamento a risultato” (pay for click), che solitamente viene preventivamente concordata tra le parti in gioco;

 

10) Pianificazione di medio termine

La campagna di performance marketing deve rientrare in una strategia di medio termine per la creazione di valore attorno al marchio. Quindi non dovrebbe essere un fatto isolato compiuto per un breve periodo, piuttosto dovrebbe essere inteso come un  modo nuovo per arrivare al cliente.

 

Oggi le aziende dispongono di strumenti di marketing molto innovativi rispetto ad un passato dove il ritorno dell'investimento non era mai realmente misurabile, specialmente nel breve termine. Oggi si possono fare campagne marketing e commerciali puntando sull'aspetto comunicazionale puro, oppure puntando  a vendere direttamente il prodotto/servizio, ottenendo un vantaggio immediato e per nulla trascurabile. Il performance marketing è l'attività che meglio di altre, permette di ottenere molti benefici capitalizzabili nel tempo .

 

 

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