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Il processo per selezionare i talenti

 

 

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Molteplici aziende hanno un processo di selezione standardizzato, e alcune improvvisano di volta in volta, il tema tuttavia può divenire cruciale quando all'interno delle organizzazioni il numero dei talenti si assottiglia o è stato minato dal turn-over inaspettato, se vi siete trovati in una di queste situazioni, allora avrete bisogno di un processo all'altezza delle necessità perché la formazione è molto importante, ma non può risolvere tutte le problematiche.....

 

1. Assumere per i bisogni di oggi e per la Vision di domani
Un nuovo dipendente deve essere sostenibile economicamente per le attività di oggi, tuttavia le migliori assunzioni sono quelle che contribuiscono al profitto ed alla crescita dell’azienda e pertanto sono protese verso il futuro. Nuove persone dovrebbero fornire le competenze necessarie per il futuro, e non solo soddisfare le esigenze del lavoro attuale, ma per contribuire alla crescita.

2. Conoscere il lavoro
Trovare le persone giuste da assumere è molto più facile se si analizza in primo luogo il lavoro che dovrà svolgere la persona. Sembra scontato ma non è affatto semplice per varie ragioni: il processo può essere allocato a più funzioni aziendali e magari ci si limita a comunicare attraverso delle “etichette” o semplici “titoli di mansioni”, in questo modo si possono trascurare i compiti e le responsabilità da presidiare e più in generale tutte o gran parte delle caratteristiche da ricercare.

 

3. Rispettare le Leggi
In Italia, così come in altri Stati, esistono varie leggi che tutelano i candidati coinvolti nei processi di reclutamento e selezione del personale. Tali norme sono mirate a prevenire discriminazioni di varia natura, ma anche ad evitare richieste di dati non leciti. Se un candidato si rende conto di essere stato escluso da una selezione può presentare una querela agli organi competenti con tutte le conseguenze ed implicazioni del caso.

 

4. Costruire un processo standardizzato

Molte aziende approcciano in maniera semplicistica la selezione del personale soffermandosi in molti casi ad una o due fasi che tipicamente si concentrano sul reclutamento o sull’analisi dei dati storici del candidato. Un buon processo dovrebbe prevedere diverse fasi, ognuna con precise finalità ed attori, evitando la replica di interviste con soggetti diversi! Il processo dovrebbe essere ben studiato, applicato e corredato da policy ben chiare in termini di numero candidati e prassi sul cosa dire e cosa non dire ai candidati.

 

5. Assumere talenti significa performance migliori

La persona giusta può contribuire alla produttività della vostra azienda e la redditività che ne conseguirà supererà di gran lunga il costo dello stipendio. Ma la persona sbagliata può costare un sacco...!
 

6. Un assunzione sbagliata è peggio di quello che pensate

Secondo l' Harvard Business Review, l'80% del turnover di personale è causato da cattive decisioni legate al processo di selezione . Questi sono errori costosi: le cifre comprendono i soldi spesi per il reclutamento, la selezione e la formazione, in più ci sono i costi dovuti alla diminuzione della produttività o le ricadute sugli altri dipendenti che devono compensare. Ma esistono anche problemi immateriali di difficile quantificazione: perdita di clienti, danni di immagine, morale basso dei dipendenti nell'organizzazione. Tali costi sono  incrementali in funzione del peso gerarchico della posizione coinvolta.

 

7. La “chiacchierata” non funziona
Interviste tradizionali non strutturate, non preparate o peggio dove il dialogo è guidato dall’intervistato non consentono di selezionare dei talenti . Un ampio studio condotto da John e Rhonda Hunter presso l'Università del Michigan sui predittori di prestazioni nel lavoro, ha dimostrato che un colloquio tipico di lavoro rivela una probabilità di scegliere il candidato migliore inferiore del 2%. Questo accade perché il colloquio tradizionale è altamente soggettivo. Gli intervistatori hanno spesso una serie di pregiudizi o sono vittima di impressioni che colpiscono drammaticamente le loro percezioni circa i candidati. Nonostante le migliori intenzioni , intervistatori e capi hanno una tendenza inconsapevole a favorire persone che sono simili a se stessi.

8. L'aspetto più trascurato nell’assunzione
Una analisi del lavoro è l'aspetto più trascurato nel processo di assunzione. Eseguita correttamente, tale analisi fornisce un elenco degli attributi personali necessari per operare efficacemente nel ruolo. Questo insieme di caratteristiche deve essere identificato con apposite tecniche di “job analysis”, da cui si deriveranno le competenze necessarie per eseguire il lavoro in maniera corretta.

 

 

 

 

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